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Nata dalla mano di Giorgetto Giugiaro, il primissimo progetto risale al 1968, ben otto anni prima del suo lancio commerciale nella versione definitiva. Da molti criticata, poiché sorella coupè della berlina e designata da alcuni, ed anche dalla stessa Alfa Romeo nella primissima cartella stampa, come la nuova sostituta del famoso GT 1.300 Junior, l'Alfasud Sprint fu una perfetta miscellanea di componenti. Stesso pianale della "sorella" berlina, solita meccanica di base e stesso confort. Insomma, un coupè per tutta la famiglia.

Alfasud Sprint - '76

Alfasud Sprint 1.3/1.5 - '78

Alfasud Sprint Veloce 1.3/1.5 - '79

 

Serie speciali

Alfasud Sprint Veloce 1.5 Plus  - '81

Alfasud Sprint Veloce 1.5 Salon 82 - '82

Alfasud Sprint Veloce 1.5 Trofeo - '82

Alfasud Sprint Speciale - '83

 

Nel 1983 la vettura perde parte del nome, "Alfasud", proprio con l'uscita di produzione della berlina. Nello stesso periodo era anche iniziata la "rivoluzione delle plastiche" ed invece la Sprint aveva ancora delle rifiniture in metallo e acciaio inox, talvolta più eleganti delle plastiche stesse, ma erano pur sempre legate al passato. La linea però piaceva ancora e non si provvide ad un vero e proprio sconvolgimento,  ma ad una trasposizione delle parti metalliche in parti plastiche. Ma è proprio a partire con la cosiddetta produzione 1983, il fiorire di un gran numero di serie speciali dedicate sopratutto ai francesi e ai tedeschi.

La produzione Alfasud termina nel 1989, e non come si crede nel 1983, con l'uscita della Sprint, senza darne grande risalto. Restò comunque un'erede degna di continuare per qualche anno la tradizione boxer la 33, ma questa è un'altra storia.

 

Sprint 1.3/1.5/1.5 - '83

Sprint 1.3/1.7 - '87

 

Serie speciali

Sprint 1.3 Trofeo - '84 (F)

Sprint 1.5 Balocco - '84 (F)

Sprint 1.5 Grand Prix - '84 (D)

Sprint 1.5 Grand Prix - '86 (F)

Sprint 1.5 Salon de Genève '86 - '86 (CH)

 

 

Parte delle fotografie e dei dati tecnici sono stati gentilmente forniti dal "Centro Documentazione Storica Alfa Romeo".